La Gastronomia del Salento




La buona cucina nel Salento è di casa, i piatti tipici della tradizione culinaria locale sono tantissimi e sopratutto vari, attingendo sia dai frutti della terra, sia da quelli del mare.

La gastronomia tipica è umile e povera, ma molto nutriente e ricca di sapori, specchio delle tante dominazioni che si sono avvicendate in queste terre lasciando tracce indelebili nell'arte culinaria.
Le numerose "Sagre gastronomiche" rievocano antichi piatti e antiche tradizioni culinarie sono all'ordine del giorno durante tutto l'anno. Inoltre si usano le spezie della macchia mediterranea per insaporire le preparazioni: la salvia, il rosmarino, il timo, la maggiorana, la menta e l'origano. La presenza di ingredienti quali le mandorle, del miele e della cannella è tipica di molte regioni del vicino oriente e delle coste del mar Mediterraneo.

Come primi piatti, ciceri e tria, (tagliatelle e ceci) un piatto popolare ora molto apprezzato. Le sagne 'ncannulate, un tipo di pasta lunga ritorta, che ricordano le colonne tortili delle decorazioni in stile barocco.

Le orecchiette e i maccheroncini (minchiareddhi) sono poi un piatto genuino che, unito a verdure o carne, diventa anche molto gustoso.
Come secondi piatti, la mancanza di grandi allevamenti ha favorito la fantasia delle massaie che si sono inventate saporite focacce di patate e ricotte ripiene di verdure (pitte). I turcinieddhri, involtini fatti con interiora di agnello e insaporiti con erbe, sono poi tra i piatti più antichi e caratteristici della tradizione salentina.
Le frise d'orzo (quelle di grano erano destinate ai signori), pane biscottato che, dopo essere stato messo a bagno in acqua, si poteva condire con pomodoro, olio, rucola e origano.
La taieddha è poi il trionfo della versatilità culinaria del Salento; è fatta con zucchine, patate, carciofi, cipolle, pomodori e cozze nere. I purceddhuzzi e le 'ncarteddhate sono i dolciumi tipici di Natale e sono fatti con pasta dolce modellata a palline o a strisce avvolte come rose, arricchite da anesini (confettini di anice) e miele.

Salento "Di... Vino"!

L'importanza del vino nella tradizione salentina è dimostrata dai grandi festeggiamenti che si tengono lungo tutta la penisola in onore di San Martino da Tours , l'11 novembre, giorno in cui si assaggia il vino novello e si stappano le bottiglie della vendemmia appena conclusa. Altre significative e importanti tradizioni, però, si ripetono ogni anno nel Salento fra le quali la più grande è la “Festa te lu mieru” , che si tiene a Carpignano Salentino nei primissimi giorni di settembre durante la quale è possibile degustare in piazza alcuni piatti tipici della cucina locale accompagnati da dell'ottimo vino salentino.

Tra i vini rossi autoctoni sono da ricordare il il Negroamaro, il Salice Salentino, la Malvasia nera; mentre tra i vini bianchi si annoverano la Malvasia bianca, il Bombino bianco e il Verdesca; ed infine i tradizionali rosati. Il clima favorevole ha inoltre consentito di coltivare con splendidi risultati vini di origine alloctona come lo Chardonnay ed il Sauvignon.

La millenaria esperienza nella produzione vinicola ha consentito al Salento di raggiungere degli standard qualitativi decisamente alti.


Ovviamente quanto sopra è solo un assaggio
delle innumerevoli specialità offerte dalla Terra Salentina!